I personaggi portati in scena all’OFF/OFF Theatre da Camilla Filippi sono donne coraggiose che nello spettacolo “Non esistono piccole donne” prendono vita per un’ora con brevi sipari dedicati ad ognuna di loro. La produzione è di LVF e Teatro Manini, ed è tratta dal testo di Johannes Bückler (People Editore), la voce fuori campo è di Francesco Montanari, la regia di Susy Laude
Donne che, con le loro imprese, il loro coraggio hanno segnato la storia, anche se spesso sono state dimenticate. In realtà hanno solo seguito il loro istinto, che si trattasse di indossare i pantaloni come nel caso di Helen Hulick che per questo fu arrestata, oppure guidare una motocicletta o difendere la propria dignità o i propri figli.
Coraggiose di dire no quando tutto il resto del mondo andava in un’altra direzione e “le sbagliate” sembravano loro, perché è così che si cambiano le cose, con un pizzico d’incoscienza e seguendo la direzione di quello che è giusto fare.
I nomi che la camaleontica Camilla Filippi porta in scena sono Franca Viola che nel 1965 fu rapita e violentata l’unica strada a quell’epoca possibile era “il matrimonio riparatore” (la violenza sessuale era considerata un oltraggio alla morale e non reato alla persona). Franca disse di no, sostenuta anche dal padre e vinse.
Oppure una vittoria d’amore come quella di Mary Ann Bevan l’infermiera madre di quattro figli che un giorno vide il suo viso cominciare a trasformarsi. La sua malattia rarissima e sconosciuta era la acromegalia, il suo volto cresceva a dismisura.
Vedova, non si arrese, per l’amore dei figli, per lavorare e mantenerli. Fu così che divenne un fenomeno da baraccone nota come “la donna più brutta del mondo” di cui però non si vergognò mai, riuscendo a mantenere i figli, farli crescere e avere delle buone posizioni sociali.
Sul palco dell’OFF/OFF theatre anche le storie di Alfonsa Morini Strada la prima donna a competere in gare maschili come il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia.
Rita Rosani l’ebrea partigiana uccisa sul monte Comun di Negrar (Verona).
Savina Rupel la deportata politica rinchiusa nel lager femminile di Ravensbruck.