È in concorso nella sezione Orizzonti Extra “Red Shoes” il film drammatico diretto da Carlos Eichelmann Kaiser e interpretato da Eustacio Ascacio, Natalia Solian, Phanie Molina, Jeorgina Tábora e Rosa Irine Herrera. Una co-produzione Messico/Italia, co-prodotto da 102 e BHD e distribuito in Italia da 102 Distribution
Artemio (Eustacio Ascacio) vive sulle montagne del nord in Messico con la figlia, la terra polverosa e arida è l’unico paesaggio all’orizzonte. Il primo fotogramma è sul volto di lei seduta sul sedile posteriore in una macchina, forse un taxi. La ragazza parte, disperata, lasciando alle spalle la vita vecchia che non le offre nessuna possibilità di realizzazione e guardando avanti ad una vita piena di speranza.
In braccio un paio di scarpette rosse, simbolo della violenza sulle donne, lei ancora sa cosa troverà, è alla ricerca di una vita migliore anche se e, anche se è una ricerca sofferta è consapevole che sia l’unica scelta da fare.
Il padre Artemio è legato alla sua terra che gli è stata tramandata dai suoi avi, per nessun motivo vuole venderla o lasciarla, non è solo la sua casa ma anche la sua famiglia, l’unico luogo dove non si sente smarrito. Ormai anziano vive di piccole abitudini consolidate che verranno sconvolte quando la ragazza rimarrà uccisa.
Il padre dovrà così a sua volta intraprendere un lungo e difficoltoso viaggio per verificarne l’identità. Un viaggio fisico, facendosi prestare dei soldi e un viaggio emotivo di riscatto e perdono.
Un viaggio di redenzione dai rimorsi che tiene chiusi e segreti dentro di sé e un viaggio di scoperta: il primo albergo, i mezzi pubblici, il cibo e l’incontro con una ragazza (Natalia Solian) una prostituta giovanissima bisognosa come lui di amore. Due anime che si troveranno compensandosi a vicenda sulle proprie incolmabili carenze affettive.
Un film drammatico e commovente, in cui non si vede la violenza, ma si percepisce, in cui non ci sono immagini dure ma c’è la povertà la speranza.
L’onore pulito di questo vecchio che, con dignità, percorre uno dei momenti più dolorosi della sua vita. Il cambiamento e la conoscenza.
In concomitanza con la prima proiezione a Venezia l’installazione di Elina Chauvet è stata posta sul red carpet della sala Giardino. L’artista messicana che, dando vita al movimento, realizzò per la prima volta nel 2009, un’installazione artistica di scarpe rosse esposta nelle strade, nelle piazze, nelle scuole, nei palazzi del potere, in risposta all’ondata di femminicidi di quel periodo in Messico.
Il movimento che ha avuto inizio con l’arte e poi ha avuto un seguito nel 2020 con un gruppo di attivisti che ha dipinto 300 paia di scarpe rosse e indetto uno sciopero di 24 ore. Un segnale, un momento in cui le donne si sono assentate dai luoghi di lavoro e dalla vita pubblica, utilizzando l’hashtag #UnDiaSinNosotras. Un inizio di speranza e cambiamento.
Il film “Red Shoes” è sceneggiato dal regista con Jofra GG e Adriana Gonzáles Del Valle, con la fotografia di Serguei Saldivar Tanaca, montato da Omar Guzmàn, con le musiche di Camilla Uboldi, con la scenografia di Nohemì Gonzales Martinez, il trucco di Julissa Calderon e i costumi di Carolina Burbano è in concorso alla 79esima Mostra Internazionale D’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti Extra.