Sarà il direttore musicale dell’Accademia, Sir Antonio Pappano, a dirigere l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nell’Ouverture da Le creature di Prometeo di Beethoven, nella Sinfonia n. 1 di Sibelius e nel Concerto n. 9 K271 “Jeunehomme” di Wolfgang Amadeus Mozart giovedì 25 novembre alle ore 19.30 (Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia, repliche venerdì 5 alle ore 20.30 e sabato 6 alle ore 18)
Solista nel capolavoro mozartiano Daniil Trifonov, uno dei più talentuosi pianisti attualmente sulla scena internazionale, definito dal Times “il più sorprendente della nostra epoca”. Dal suo debutto a Santa Cecilia, come rivelazione nel Gala Rachmaninoff nel 2012, è passato ormai un decennio che verrà festeggiato con una doppia presenza nella stagione dell’Istituzione concertistica romana (Trifonov infatti sarà di nuovo in cartellone per la stagione da camera il 14 febbraio 2022).
Dieci anni ricchi di successi, contrassegnati da una crescita professionale e artistica che ha visto il pianista protagonista di imperdibili appuntamenti musicali sui palcoscenici di tutto il mondo.
Artist of the Year nel 2016, Vincitore del Grammy Award e del premio Artist of the Year del Musical’s America 2019. Trifonov ha compiuto una spettacolare ascesa nel mondo della musica classica come solista, musicista da camera e compositore.
Dotato di una tecnica impeccabile unita a una rara sensibilità e profondità, egli offre con le sue esibizioni uno spettacolo indimenticabile. “Ha tutto e di più… la tenerezza e l’elemento demoniaco. Non ho mai sentito niente del genere”, ha detto di lui Martha Argerich. Il programma ceciliano offrirà un’ottima occasione per ribadire al pubblico il grande talento con il quale Trifonov affronta i capolavori della letteratura pianistica. Tra i quali il Concerto n. 9 K271 “Jeunehomme” di Mozart composto nel gennaio 1777. È un lavoro di notevole valore per la freschezza e la varietà dell’invenzione melodica e per l’armonica fusione espressiva tra solista e orchestra. Fu scritto per la pianista francese mademoiselle Jeunehomme, conosciuta dal musicista a Salisburgo e poi incontrata di nuovo a Parigi.