Venerdì 23 Aprile, durante una diretta sulla pagina Instagram di Romaison, si è svolto un interessante dibattito sulla forte influenza che abiti e accessori indossati dai protagonisti di film e serie tv hanno avuto sul pubblico nel tempo
Protagoniste di questo piacevole incontro, tre figure professionali, sapientemente introdotte da Alessio de’Navasques: la giornalista Giuliana Matarrese firma di Marie Claire Italia e Il Messaggero, Silvia Vacirca, studiosa di moda e cinema, collaboratrice di Harper’s Bazaar Italia e la stylist ed influencer Michela D’Angelo.
Nel corso della diretta sono state menzionate serie tv come “Bridgerton”, produzione statunitense creata da Chris Van Dusen e prodotta da Shonda Rhimes, basata sui romanzi di Julia Quinn, ambientati nel mondo dell’alta società londinese durante la Reggenza inglese. Un’accortezza estrema ai dettagli dei costumi e degli ambienti contraddistingue senza dubbio tutta la sceneggiatura; gli abiti dei protagonisti di questa serie, nonostante ci troviamo nel 1800, hanno influenzato la moda dei nostri giorni.
Nell’attuale collezione primavera-estate 2021 di stilisti come Dior e Alberta Ferretti spuntano abiti ispirati proprio alla serie “Bridgerton”.
Dior da vita ad abiti in pizzo, raffinati ed eleganti, ricordando quelli indossati dalle sorelle di Daphne, protagonista della serie. Alberta Ferretti, invece, propone capi in varie tonalità di giallo, proprio come gli abiti del personaggio di Penelope.
Ma non solo “Bridgerton”, “The Queen of Gambit” e “Undoing” hanno avuto il potere di creare nuovi immaginari di stile; pensiamo a film cult come “Colazione da Tiffany” con la meravigliosa Audrey Hepburn nell’iconico tubino nero disegnato da Givenchy, ad oggi ancora considerato uno degli abiti più influenti nella storia del costume del ventesimo secolo.
Lo stesso Alessio de’Navasques ha menzionato il cappotto verde indossato dall’attrice Monica Vitti ne “Il deserto rosso”, pellicola del 1964 diretta dal regista M. Antonioni.
Un’altra serie televisiva americana e di indiscutibile successo, è “Sex and The City”. Un’esilarante serie tv ambientata a Manhattan negli anni ‘90, vedeva Carrie Bradshaw e le sue amiche sfoggiare look strabilianti: dalle iconiche scarpe di Manolo Blahnik all’amatissima borsa modello Baguette di Fendi, che Carrie indossava fiera percorrendo le strade della città.
Molti capi, spesso di tendenza, sembrano essere “cuciti” addosso ai protagonisti della pellicola cinematografica diventando iconici insieme al personaggio interpretato dall’attore.
Tutti ricorderanno il chiodo in pelle indossato da Marlon Brando nel film “Il Selvaggio”, pellicola del 1953, intramontabile cult proprio come la giacca in questione.
Siamo giunti a conclusione, con gli esperti di moda e cinema, che i costumisti cinematografici svolgono un ruolo fondamentale. Questi ultimi, attraverso le opere cinematografiche, influenzano il pubblico, forse in maniera indiretta, dando vita ad un abito attraverso il personaggio che lo indossa.
Ci troviamo, dunque, dinanzi ad un connubio tra moda e cinema, due elementi contraddistinti ma che si fondono alla perfezione.
Il prossimo appuntamento con Romaison sarà il 28 aprile con il game designer Fabio Viola.