La Lazio batte il Sassuolo in casa con il risultato tennistico di 6-1.
L’andamento della gara non ha rispecchiato il dominio assoluto che tale risultato lascia immaginare, soprattutto nel primo tempo, con un Sassuolo intraprendente e pericoloso in più occasioni in contropiede.
La gara inizia come da copione con la Lazio a fare la partita, cercando di liberare Immobile in area con gli spunti di Luis Alberto per vie centrali e Marušić per la laterale destra. Questa situazione tattica espone la squadra di casa ai contropiedi del Sassuolo, con i veloci Duncan, Sensi e lo stesso Matri, quest’oggi in veste di ex.
Al 21′ il difensore del Sassuolo Letschert è costretto a lasciare il campo in barella e viene sostituito da Peluso.
Qualche minuto dopo, al 26′, Matri sterza in area laziale e De Vrji commette su di lui un fallo che viene sanzionato con un calcio di rigore e successiva ammonizione per il laziale. Batte Berardi e Sassuolo in vantaggio. 0-1.
Sulle ali dell’entusiasmo il Sassuolo continua a prodursi in pericolosi contropiedi e al 32′ Strakosha impedisce il raddoppio con una gran parata. Immobile risponde sfiorando il gol di testa al 35′. Secondo cambio per il Sassuolo. Esce Peluso, entrato da poco, per un colpo al volto, al suo posto Mazzitelli.
Al 46’ la Lazio pareggia.
Punizione decentrata dal limite, Luis Alberto finta il cross e invece tira direttamente in porta all’incrocio dei pali alla sinistra di Consigli. Gol fantastico. 1-1. Si va al riposo.
Il secondo tempo inizia su tutto un altro binario.
La Lazio prende nettamente il sopravvento, al 7′ clamorosa occasione in cui Marušić si vede respingere il tiro da Consigli, e ancora un minuto dopo il montenegrino tira di prima con palla fuori di pochissimo.
Di lì a poco comincia la raffica di gol Laziali.
All’11′ la Lazio passa in vantaggio con un preciso colpo di testa di de Vrji su corner di Luis Alberto. 2-1. Un minuto dopo Consigli anticipa Immobile ma mette la palla sui piedi di Luis Alberto che lo dribbla in area e segna. 3-1. Pochi minuti e al 19′ Parolo raccoglie la palla dopo un contrasto di Lulić con Adjapong in area e insacca la rete del 4-1.
Sul risultato ormai al sicuro Inzaghi sostituisce al 22′ De Vrji con Luis Felipe e due minuti dopo, dopo una mischia in area con doppia respinta di Consigli, Parolo mette a segno la sua doppietta e porta il risultato sul 5-1.
Strakosha mantiene alta la concentrazione e para un gran tiro di Berardi.
Minuto 27′, Standing ovation per Luis Alberto che esce, e standing ovation per l’esordio stagionale e con la maglia della Lazio di Nani, calciatore di spessore mondiale, campione d’Europa con la sua nazionale nel 2016, e stella del Manchester United per molti anni.
C’è ancora tempo per un altro gol.
Netto fallo in area di Mazzitelli ai danni di Immobile e calcio di rigore trasformato con potenza dallo stesso centravanti laziale, che inserisce anche il suo nome nel tabellino dei marcatori. 6-1.
Partita che non ha più niente da dire, se non per l’ultimo cambio della Lazio, con Mauricio, recentemente reintegrato in rosa, che rileva Radu.
Lazio che controlla fino alla fine e che fa un ulteriore passo in avanti in classifica, dimostrando carattere ed una inaspettata capacità di reagire alle avversità che l’hanno colpita nell’ultimo periodo con il susseguirsi degli infortuni.
Piano piano sta recuperando giocatori importanti, come Nani, il quale deve ancora trovare la migliore condizione, ma con calma, senza forzare i tempi. La Lazio sta marciando alla grande e può aspettare ancora un po’.
Photo: Valter Laurenti
Valter Laurenti