Dopo quasi trent’anni Tiziano Sclavi tira fuori da un “cassetto” una sceneggiatura nata per il fumetto “Nero.” che, riadattata, diventa finalmente realtà con i disegni di Emiliano Mammucari e un nuovo titolo: Zardo
Ricordiamo le origini di Nero. fumetto degli anni novanta che fu pubblicato da Camunia nel 1992. Nello stesso anno uscì il film omonimo di Giancarlo Soldi, con Sergio Castellitto, Chiara Caselli, Luis Molteni e Hugo Pratt. Fu proprio il regista a trovare, pochi mesi fa, tra le sue carte la sceneggiatura di quello che diventerà il numero uno (o numero unico) di Zardo che uscirà in libreria e fumetteria l’11 giugno pubblicato da Sergio Bonelli Editore.
Anche Mammucari per disegnare le tavole è dovuto tornare indietro nel tempo, per riappropriarsi delle tecniche utilizzate negli anni novanta e che oggi non si usano più. Il disegno a mano, i pennelli e i pennarelli a scalpello, ma anche uno studio sulla moda e le attitudini espressive dell’epoca.
Ne scaturisce un fumetto che ha un sapore retrò pur essendo estremamente moderno. Il connubio funziona, è originale così come i dialoghi ed i disegni di ogni tavola.
Un fumetto noir a tratti horror nel quale i due amanti Federico e Francesca sono complici del delitto di Zardo l’ex fidanzato di lei. Francesca bellissima e superficiale ragiona con la testa di una bambina mentre Federico innamoratissimo la asseconda in ogni capriccio, a tal punto che si prende carico anche di occultare il cadavere di Zardo. Il cadavere passerà in una macabra e quasi ironica carambola tra una valigia e un bagagliaio scomparendo poi anche da esso per poi riapparirci con un gusto hitchcockiano. Questo incubo porterà Federico ad assumere l’identità di Zardo involontariamente coinvolto nel candore di Francesca che in realtà sarà forse un’assassina?
In esclusiva negli store della catena Games Academy, Zardo sarà disponibile in un’edizione speciale con copertina variant.