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Yohana Ambros videomaker invisibile in una Milano deserta

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Yohana e Nina
Yohana Ambros è una degli abitanti del mondo invisibile, quel mondo che sempre di corsa non notiamo mai e se lo notiamo non ci soffermiamo a guardare,  è una giovane videomaker che ha deciso di documentare la sua vita. Vive per strada coi i suoi due amori Nina e Upa un maremmano e un pastore del Turkmenistan, per loro ogni giorno è un giorno nuovo

In questo momento difficile per tutti, per chi vive in strada sicuramente la situazione è peggiorata, non solo non hanno una casa dove andare ma la solitudine e le poche opportunità di guadagnarsi da vivere sono ridotte se non inesistenti. Yohana lavora, ovvero lavorava nelle città dove si trovava, i suoi numeri di giocoleria erano molto apprezzati e anche le sculture di palloncini per bambini o i suoi disegni per terra. La sua modestia e gli occhi verdi le permettevano di guadagnarsi la colazione tanto desiderata, un cornetto e un cappuccino, sempre che arrivasse a guadagnare anche i 2,30 euro per sé perché prima c’è sempre la colazione per Upa e Nina.

Yohana con Upa e Nina

“Non chiedo mai niente senza dare niente in cambio” dichiara durante l’intervista con la ciotola poggiata a terra per i pochi spicci che riesce a raccogliere lavorando.

Yohana ha da sempre, da prima della pandemia, un cartello con il suo mantra “Un po’ alla volta ce la faremo” come trovare una frase più significativa soprattuto adesso? Una frase che, forse, incoraggia soprattuto sé stessa.

L’artista ci racconta di quando si è trovata in strada la prima notte, la paura e l’adrenalina la mattina al risveglio “mi sono svegliata, ce l’ho fatta!” e poi avanti così ogni giorno, un passo alla volta e vincere ogni nuova sfida. Yohana vive nel presente e sogna il futuro.

La sua ricchezza è il viaggio che inizia a documentare nel 2019, fino a quando Elisabetta Angelillo, montatrice di programmi televisivi, insieme al suo compagno Gianfranco Zucca vedono per caso, il canale di Yohana.

Da lì l’idea di coinvolgerla in un progetto, il video viene montato e tradotto in inglese dal prof. Andrew Rutt della John Cabot University (il traduttore di Flannery O’Connor) mentre le musiche sono dai Mokadelic (“Gomorra – La serie”, “Sulla mia pelle”, “ACAB”).

La sua vita fatta di piccole cose, di grandi sogni e di grandi speranze va avanti, adesso con il Coronavirus ha più tempo per giocare con i suoi cani anche se il lavoro non c’è più e il cibo riesce ad averlo a giorni alterni alla Caritas o in chiesa. Non le mancano mai i croccantini per Upa e Nina sue compagne di viaggio da quando avevano quaranta giorni. La fiducia tra loro è tutto grazie anche al lavoro fatto con un’educatrice cinofila, Yohana le può lasciare libere di giorno e le lega di notte quando dorme nel suo sacco pelo. Entrambe sono ottime guardiane.

Yohana con Upa e Nina a Milano

Poi la mattina ripartono presto, tutte insieme, felici di un nuovo giorno, si lavano a una fontana e via per una nuova avventura per questa giovane videomaker agli esordi.

https://youtu.be/Gnn9ZAF0bGU