Una pellicola dai caratteri molto francesi, è quella di Nicolas Pariser, già presentata al Festival di Cannes 2019 dove ha vinto il premio Europa Cinemas Label e che sarà nelle sale italiane dal prossimo 6 febbraio
Protagonisti sono il sindaco di Lione Paul Théraneau interpretato da Fabrice Luchini che sta vivendo un momento di calo emotivo. Paul ha perso l’entusiasmo, non ha più idee ed è travolto dall’entourage super organizzato che lo sovrasta senza porre attenzione alle esigenze della città. Al suo fianco la neoassunta Alice (Anaïs Demoustier) una studiosa di storia e letteratura, appassionata di filosofia che porterà il suo punto di vista diretto e limpido nella vita politica di Paul.
Lui che ha sacrificato tutta la vita alla politica che è la sua vocazione. Lui che dichiara in confidenza ad Alice “La politica è come la musica o la pittura: è tutta la vita, sempre o niente”. Un uomo adulto con una carriera all’apice a fianco di una giovane donna inesperta. Paul ha il tempo trascorso sulle spalle, lei la giovinezza e il vigore del cambiamento. I due susciteranno invidie e gelosie con la loro complicità al punto che cercheranno di separarli.
Un film sulla sottile intesa che si può e si dovrebbe instaurare tra chi ha già l’esperienza ma forse ha un calo di energia e chi è più giovane e con le caratteristiche opposte. Con delicatezza senza essere mai fuori posto il regista presenta un concetto importante donando uno spunto da poter copiare che lascia riflettere lo spettatore affiancato ad una splendida interpretazione Fabrice Luchini.
“Alice e il sindaco” sarà nelle sale italiane a partire dal 6 febbraio distribuito da Movies Inspired e BIM.
