Nella prima edizione del Concorso Internazionale di Composizione Luciano Berio promosso dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia hanno prevalso le composizioni del cinese Yikeshan Abudushalamu uniche vincitrici tra le 128 candidature internazionali
I compositori partecipanti al concorso di un’età compresa tra i 13 e 40 anni sono distribuiti in prevalenza in Europa (89 proposte), Asia (22), Americhe (14), Australia (2) e una dall’Africa. Ogni candidato ha inviato due partiture, la prima creata per orchestra sinfonica e la seconda a scelta libera.
Entrambe sono state ascoltate e analizzate dalla prestigiosa giuria presieduta da Antonio Pappano e composta da Ivan Fedele (Italia), Unsuk Chin (Corea del Sud), Tristan Murail (Francia) e Augusta Read Thomas (USA).
Dopo una prima analisi che ha occupato tutta l’estate e conclusa il 30 settembre, tra i finalisti è stato proclamato il vincitore Yikeshan Abudushalamu.
Due menzioni d’onore sono state inoltre assegnate al compositore coreano Hankyeol Yoon e al compositore cinese Bo Li. L’Asia ha decisamente trionfato nella prima edizione del Premio Luciano Berio.
Il vincitore riceverà una commissione del valore di 20.000 euro per la realizzazione di una composizione per orchestra (che verrà pubblicata dalla casa editrice Universal Edition) e prevede sei esecuzioni nel 2021. Questo grazie alla partnership con la Filarmonica alla Scala, l’Orchestra del Teatro del Maggio Fiorentino e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Yikeshan Abudushalamu viene della Cina del nord. Fa parte della comunità Uigura, un’etnia turcofona di di religione islamica, è nato in Cina ha studiano anche a Ginevra.
“Il suo forte desiderio di venire in Europa lo ha totalmente trasmesso attraverso le sue composizioni, il livello delle due composizioni è molto elevato” come ha dichiarato Pappano.
Ivan Fedele compositore e insegnante da molto anni all’Accademia spiega il connubio tra le due culture quella orientale e occidentale nella musica di questi compositori “Gli orientali non rinunciano alle radici ma uniscono il loro linguaggio, i timbri il colore ed i timbri della cultura con quella occidentale, e non è una sovrapposizione ma una coniugazione vera e propria”.
Una musica globalizzata questo sarà il futuro dei giovani emergenti iniziando dal Concorso Internazionale di Composizione Luciano Berio.