Il Festival si è svolto dal 1 al 3 settembre 2017 con 65 relatori italiani e internazionali nel Comune ligure di Sarzana.
Ad aprire questa edizione la lezione inaugurale di Elena Cattaneo, ricercatrice, biologa, esperta di cellule staminali e senatrice a vita. Nel suo discorso introduttivo “Le reti che fanno bene alla scienza” ha affrontato la malattia di Huntington originaria del nord-ovest del Venezuela. Rivelandoci le “reti” di scienziati che lavorano in team cercando di alimentare i rapporti e le connessioni tra i laboratori per arrivare ad una cura efficace della malattia. In questo primo speech, rete è al parola chiave, che è stato il simbolo di questa edizione. Rete intesa come seduzione con Matteo Nucci e Valentina Carnelutti. Reti matematiche con Marco Malvaldi. Reti temporali fino a Lucy e all’uomo di Neanderthal con Giorgio Manzi e reti clandestine con Alessandro Barbero che ci ha parlato spie durante la Seconda guerra Mondiale. Di guerra si è parlato anche con Elliot Ackerman, oggi giornalista, scrittore ed ex Marines.
Durante le tre giornate della manifestazione gli argomenti sono stati vari e stimolanti. Il pubblico, numeroso, è stato partecipativo ed ha apprezzato le diverse tipologie di argomenti proposti. Uno spazio è stato dedicato anche ai bambini e ai ragazzi, con i laboratori di arte e fotografia, quelli scientifici e giochi manuali creativi.
Oltre 600 volontari hanno reso le tre giornate speciali con le loro attenzioni verso il pubblico e la loro giovane professionalità.
Anche quest’anno il Festival della Mente è stato un successo, un’apertura a nuove informazioni, idee ed esplorazioni di mondi sconosciuti in un contesto accogliente come il Comune di Sarzana.
Un ottimo lavoro di Benedetta Marietti e tutto lo staff con la consulenza scientifica di Gustavo Pietropolli Charmet e il sostegno della Fondazione Carispezia, grazie al lavoro di tutti le tre giornate si concludono con oltre 45.000 partecipanti di ogni nazionalità.
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Photo: Elliot Ackerman, Imma Vitelli
