Alle 9.50 nell’emisfero boreale, oggi 23 settembre, è arrivato l’autunno e piano piano si andrà incontro alla caduta delle foglie che preannunciano l’inverno
La Terra nel suo moto di rivoluzione intorno al Sole percorre un’orbita ellittica che la porta ad essere in diverse posizioni rispetto ad esso.
I due punti in cui la traiettoria solare attraversa l’Equatore celeste sono chiamati equinozi e cadono il 21 marzo (equinozio di primavera) e il 23 settembre (equinozio d’autunno). Quando il Sole è in questo punto si dice che giace sul piano equatoriale, quindi culmina allo Zenit dell’equatore terrestre e allora il dì e la notte hanno la stessa durata in ogni luogo della Terra.
Mentre, nelle massime elevazioni a Nord e a Sud rispetto al piano equatoriale terreste il Sole raggiungere due posizioni chiamate solstizi. Il primo si ha il 21 giugno (solstizio d’estate) e il secondo il 22 dicembre (solstizio d’inverno). In questi due momenti i raggi solari si trovano perpendicolari ai due paralleli che si trovano ad una latitudine di 23°27′ Nord (Tropico del Cancro) e 23°27′ Sud (Tropico del Capricorno).
L’alternarsi delle stagioni dipende di conseguenza dalla quantità di calore ricevuta in ciascun punto della superficie terrestre ossia dalla durata del dì e dalla inclinazione dei raggi solari, da cui derivano appunto periodi più caldi e più freddi.
Che abbia dunque inizio l’autunno con le caldarroste, la vendemmia, la raccolta, la festa dei nonni (il 2 ottobre), l’ora solare (il 27 ottobre), Halloween (31 ottobre), Ognissanti la Commemorazione dei Defunti (1 e 2 novembre), l’estate di San Martino (l’11 novembre) e l’Immacolata Concezione (l’8 dicembre).