Il narcisismo cosiddetto patologico è il sintomo caratteristico del Disturbo di Personalità Narcisistico
Secondo il DSM V, per fare diagnosi di Disturbo Narcisistico di Personalità devono essere soddisfatti cinque (o più) dei seguenti criteri:
- avere un senso grandioso di importanza (ostentare talenti o aspettarsi di essere considerato superiore senza un’adeguata motivazione),
- avere fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati, o di amore ideale,
- credere di essere speciali e di poter essere compresi solo da persone altrettanto speciali o di classe sociale elevata,
- richiedere eccessiva ammirazione,
- avere un senso di diritto (cioè l’irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o soddisfazione immediata delle proprie aspettative),
- sfruttare i rapporti interpersonali per i propri scopi,
- mancanza di empatia: incapacità a riconoscere o identificarsi con i sentimenti e le necessità altrui,
- essere spesso invidioso e credere che gli altri siano invidiosi,
- mostrare comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi.
Nonostante il termine narcisismo sia abitualmente utilizzato per definire persone arroganti o egoiste e sbruffone, esistono alcune sfumature di questo tratto di personalità ancora poco note.
In generale, è indubbio che avere a che fare con una persona che soffre di Disturbo Narcisistico di Personalità non sia affatto semplice. L’area delle relazioni è l’aspetto più compromesso, proprio perché il narcisista patologico non riconosce l’altro nella sua unicità ma soltanto in base alla funzionalità e ai vantaggi che ne può trarre.
Chi si relaziona con un narcisista patologico può inizialmente sentirsi speciale e molto amato, poiché la strategia di conquista iniziale è spesso seduttiva e punta alla lusinga. Si crea una dinamica manipolativa per cui, chi si sente lusingato da complimenti e favori, avrà difficoltà a capire subito la funzione patologica del legame.
Ci sono tre elementi che bisogna conoscere sul narcisismo patologico, per riuscire ad esaminare in maniera lucida gli scambi relazionali con chi soffre di questo disturbo:
- le persone che soffrono di narcisismo patologico, pur ostentando sicurezza, sono profondamente insicure e fragili. La loro autostima dipende dal giudizio altrui e sono molto esposte a crisi depressive profonde. Questa informazione smonta il mito del “narcisista potente” e permette di valutare la persona come sofferente di una vera e propria patologia mentale. Pertanto, per quanto possa provocare dolore, se si decide di frequentare un/una narcisista, si deve essere consapevoli che il loro senso di realtà è alterato e sarà difficile che si possa instaurare una relazione sana,
- non cambiano spontaneamente ma necessitano di interventi di psicoterapia e, a volte anche farmacologici, mirati presso esperti professionisti. Evitate quindi di credere che queste persone possano cambiare per amore o amicizia o avere la consapevolezza di soffrire di un disturbo,
- il narcisismo patologico si differenzia dal cosiddetto narcisismo sano che altro non è che una forma di amor proprio, paragonabile ad una equilibrata autostima e che non compromette la sfera interpersonale.
“Uno degli aspetti negativi della personalità dei narcisi: la strumentalizzazione. Manipolano infatti eventi e persone in funzione della valorizzazione del proprio ego”
(Willy Pasini)
Simona Bianchini
Psicoterapeuta
“Lavorare troppo: quando diventa un rifugio della vita affettiva?”