Burlesque è una parola francese molto simile al temine italiano burlesco e quindi alla parola burla, uno scherzo irriverente, ma giocoso e simpatico.
Fin dalle sue lontane origini che risalgono all’Inghilterra del settecento, il burlesque, che nasce dalla danza, era visto come una parodia che prendeva in giro lo stile di vita dell’aristocrazia e degli industriali facoltosi.
Assunse poi connotati diversi che hanno fatto del burlesque uno spettacolo basato sull’intrattenimento sensuale e malizioso.
Fu importato poi negli Stati Uniti nel 1800, dove inizialmente fu ritenuto scandaloso, per poi raggiungere il grande pubblico ed il successo a Broadway, dando vita a performance leggendarie in molte città statunitensi.
Il burlesque è cosa diversa dallo striptease e la differenza sta proprio in quel vedo e non vedo che lo caratterizza e che incuriosisce il pubblico, infatti le ballerine non rimangono mai nude del tutto perchè sia i capezzoli che il pube rimangono sempre coperti.
Negli anni novanta, la passione e il ritrovato apprezzamento per il mondo vintage attribuiscono nuovo significato al burlesque definito New Burlesque.
È un punto di incontro tra realtà e fantasia, una forme di arte dove ciò che emerge non è il fisico perfetto o la giovane età ma la capacità di affascinare ed ironizzare su sé e sulle situazioni.
Vi chiederete cosa c’entra tutto questo con il benessere ed è proprio qui lo scopo di questo articolo, dimostrarvi attraverso l’esperienza di alcune “artiste” non professioniste come questa forma di arte possa in realtà condurre le donne a prendere maggior consapevolezza di sé.
Già tempo fa ho scritto un articolo sul Burlesque, proprio perché mi aveva affascinato, ed ora torno a parlarne perché, udite udite, nel frattempo ho deciso di iscrivermi ad un corso di Burlesque e puntare a salire anch’io su quel palco!
E sono convinta che se continuate a leggere potrebbe accadervi di sentire un filo di curiosità per questa forma di arte troppo poco conosciuta e degli spunti che può regalarvi.
Mi rivolgo prevalentemente alle donne, di tutte le età, etnie, visioni culturali e politiche, aspetto e forma fisica e quant’altro ma anche agli uomini che vogliono curiosare un po’ e queste cose le dovrebbero conoscere meglio.
Parlando con tante donne emerge il profondo desiderio di entrare in contatto con la “Dea” che è in tutte noi ma che, per vari motivi, viene spinta sul fondo e chiusa dentro le segrete del nostro più profondo intimo per non sentirla piangere più.
Io ho deciso di andare a trovare la mia “Dea” per sentire cosa aveva da dirmi e soprattutto da darmi. Sia pure con qualche riluttanza ho iniziato a fare amicizia con lei.
Tra le diverse cose mi ha portato ad iscrivermi ad un corso di Burlesque e a sognare di muovermi con le movenze e la sensualità delle performer che avevo visto al Salone Margherita in quella frizzante serata romana di maggio.
Il risultato è stato così potente che e ho deciso di parlarne oggi con voi perché forse anche voi state aspettando quel magico aiutino che a volte è indispensabile per rompere uno schema.
Non solo: ho deciso di portarvi anche l’esperienza di tutte le “girls”, lo splendido team delle allieve ed amiche di corso.
Qui vi racconto solo quattro esperienze ma nel prossimo articolo vi farò avere altre esperienze che, sono sicura, andranno a catturare il vostro interesse.
Così non avrete solo la mia versione dei fatti ma tante versioni e tanti vissuti che sono sicura vi stupiranno!
Marina: Nome d’Arte Ginger Marilù
“Mi chiamo Marina, ho 48 anni e il mio nome d’arte è Ginger Marilù.
L’arte del Burlesque mi ha sempre affascinata per l’idea di libertà, divertimento e trasgressione che mi trasmette. Devo dire che la reazione tipica di chi ha saputo che frequento un corso di burlesque è positiva.
Nel Burlesque cerco innanzitutto divertimento, e poi una maggiore sicurezza e armonia con il mio corpo e la mia femminilità. Per questo lo consiglio vivamente ad ogni donna: vi assicuro che è un’arte terapeutica!
Soprattutto lo consiglierei a chi ha problemi ad accettare il proprio corpo perché lontano dai canoni comuni di bellezza: in realtà ogni corpo è adatto al burlesque, perché unico e carico di potenziale.
Mi piace molto quando mi muovo: certo, a volte mi guardo allo specchio e esce fuori la mia parte critica che trova mille difetti fisici e poca grazia, ma vado avanti con ironia e leggerezza, e piano piano rimane solo il divertimento e la gioia di muovermi.
Si entra in un circolo virtuoso: più ci si diverte, più ci si rilassa e più ci si rilassa, più i movimenti diventano fluidi ed armoniosi…l’autostima sale e il divertimento aumenta!
Non credo di farne una professione, ma comunque vorrei continuare a studiare quest’arte… e poi nella vita non si può mai dire… chissà!”
Stefania: Nome d’Arte EVA
“Ho 51 anni ed ho deciso di fare il corso di Burlesque perché mi piace l’arte della seduzione giocosa, dove posso esprimere la mia femminilità tra pizzi, merletti e piume di struzzo. Ho deciso di avvicinarmi a questo mondo spesso guardato con disprezzo perché, a dispetto della falsa moralità e degli stereotipi, io mi sento libera in un contesto che sento mio. Spesso infatti vengo giudicata per la mia esuberanza cristallina e per il temperamento travolgente. Io vado avanti per la strada della mia vita, fiera, sempre a testa alta e dico a tutti, senza remore, che faccio Burlesque e ne sono orgogliosa.
Consiglio sempre a tutte le donne di qualsiasi età e conformazione fisica, perché il Burlesque è una forma d’arte e come l’arte, non si deve essere necessariamente belle, ma si deve emozionare, per cui ogni donna può riscoprire la propria femminilità spesso sepolta dagli oneri della vita quotidiana .
In quest’arte io mi sento bella, sicura di me e non mi interessa la competizione, perché ho imparato a valorizzare i miei punti di forza ed ironizzare invece sui miei difetti, in contrapposizione delle immagini perfette che i mass media ci impongono prepotentemente.
Mi ammiro, mi piaccio così come sono, mi valorizzo sempre più, riuscendo così a tirare fuori quella grinta e risolutezza che mi distingue.
Se potessi tornare indietro di trent’anni ci penserei a fare di quest’arte una professione, ma se capita occasione di esibirmi lo faccio ben volentieri come ho già fatto a gennaio scorso con un gruppo di talenti vari, nato sul mio posto di lavoro per una raccolta fondi per beneficenza.
A parte tutto sono fiera di aver scoperto il Burlesque anche se in età matura, ma forse era questo il momento giusto per conoscere la Eva che c’era in me”.
Marialuisa: nome d’Arte LADY ELOYSE
“Sono Marialuisa, in arte Lady Eloyse e ho 34 anni.
Sono sempre stata attratta da questo mondo. Nel burlesque cerco divertimento, far emergere una parte di me che a volte rimane nascosta, per timidezza forse.
Lo consiglierei sicuramente ad un amica! È divertente e poi si gioca molto con la propria femminilità e oggi serve molto anche nei rapporti.
Mi piaccio quando mi muovo anche se vorrei essere più sciolta e vergognarmi di meno, ma ci sto lavorando. Viva la femminilità e non copritela mai!”
Bene, per oggi il gruppo delle “girls” vi saluta e vi da appuntamento alla prossima puntata.