È stato il capo d’abbigliamento più visto nelle ultime sfilate ed ora sta spopolando nelle strade delle più grandi metropoli: stiamo parlando del tailleur. Rivisitato in chiave moderna o nella sua versione più classica, è lui il vero protagonista di questa stagione.
Il tailleur nasce nel colore nero ma oggi si tinge di colori sgargianti, tinte pastello, fantasie floreali e geometriche.
Da sempre simbolizza l’emancipazione della donna e specialmente durante gli anni ’60, quando queste lottarono instancabilmente per i propri diritti. Indossarlo era un chiaro messaggio di autoaffermazione.
Negli anni ’80 il tailleur iniziò a tingersi di colori brillanti e ad avere linee più femminili; giacche più avvitate abbinate a minigonne o longuette che regalavano alla figura un allure sensuale ed elegante.
Ma solo negli anni ’90, il tailleur convinse tutte le donne, anche le più sportive che mai avrebbero pensato di indossare il completo da ufficio con un paio di sneakers ai piedi.
Oggi il tailleur torna protagonista nella sua veste più audace, colori accesi e linee ultra moderne. Tante le tonalità proposte, dall’arancio e giallo fluo alle nuances dai toni pastello come il verde menta, il rosa e il polvere.
Dalla linea classica ai modelli oversize o con la giacca a doppiopetto; i pantaloni a sigaretta e corti alla caviglia, ampi o a zampa d’elefante.
Le più modaiole lo indossano con le sneakers, anch’esse di grande tendenza questa primavera.
Non resta che sceglierne uno nel colore che più rappresenta la propria personalità e indossarlo fieramente, perché dietro quei due capi d’abbigliamento si cela una storia di diritti, di evoluzione e di una guadagnata affermazione.