Vincitore del Premio Hystrio Twister 2016, “Animali da bar” sarà in scena fino a domenica 20 gennaio al Piccolo Eliseo
Cinque attori, un bancone di un bar e un vecchio malato di cui si sente solo la voce (di Alessandro Haber). Un bar di una città qualunque frequentato da personaggi insoliti, caricature esasperate dell’uomo moderno.
Mirka (Beatrice Schiros) una donna incinta all’ultimo mese di gravidanza, di nazionalità ucraina e barista che per arrotondare affitta il proprio utero e indirizza uno zoppo, Lo Sciacallo (Pier Luigi Pasino) con manie suicide e omicide, verso furti nelle case di morti. Un’imprenditore ipocondriaco (Gabriele Di Luca) che gestisce un’attività di cremazione per piccoli animali domestici. Il marito della coppia che ha affittato la madre ucraina surrogata (Massimiliano Setti) che, esasperato dalla passione per il buddismo mangia solo mele primo e unico frutto concesso e solo se cadute a terra.
Le vite dei cinque personaggi si intrecceranno all’interno del bar così come le loro psicosi.
Esasperati tra insoddisfazione e desiderio di cambiamento o di successo. Infine lo scrittore alcolista (Paolo Li Volsi), è il personaggio trainante della storia e protagonista del finale imperdibile.
“Perché nel bar si dice sempre la verità” è la frase che rivela i segreti più nascosti.
La pièce inizia con la barista ucraina sdraiata sul bancone in preda alle doglie del parto mentre impreca ed urla contro i quattro sventurati frequentatori del locale.
I personaggi durante lo spettacolo si alternano sul palco mentre la musica accompagna le battute dai significati profondi, la vita, la morte, la libertà ma soprattutto l’amore in ogni forma, in ogni essere umano. È il secondo spettacolo della Trilogia Carrozzeria Orfeo, in scena fino al 20 gennaio, dopodiché aspetteremo l’ultimo, prima che la compagnia prosegua la sua tournée italiana.