Il museo celebra i 125 anni dalla nascita della collezionista con il tradizionale concerto nel giardino di Palazzo Venier dei Leoni
Figura cardine nella storia dell’arte del XX secolo, appassionata collezionista, scopritrice e amica degli artisti, nasceva il 26 agosto di 125 anni fa, nel 1898 a New York, Marguerite Guggenheim, meglio nota come Peggy, lungimirante mecenate e filantropa che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte del Novecento. Peggy Guggenheim ha attraversato quel “secolo breve”, così definito dallo storico e scrittore britannico Eric Hobsbawm, facendosi promotrice e tenace sostenitrice dei maggiori movimenti d’avanguardia sbocciati tra Europa e Nuovo Mondo, dal Cubismo all’Astrattismo, dal Surrealismo all’Espressionismo astratto americano, puntando su talenti allora sconosciuti, primo su tutti l’indiscusso genio americano Jackson Pollock.
“Mi sono sempre dedicata alla mia collezione”, sosteneva Peggy (Berenice Abbott, Peggy Guggenheim and her friends, 1994). “Una collezione significa un duro lavoro. Sono stata io a volerla e l’ho trasformata nel lavoro della mia vita”.
Questa sua affermazione rispecchia perfettamente quell’esistenza unica e straordinaria di donna determinata, sempre aperta al mondo, spirito libero e rivoluzionario che andò contro le convenzioni sociali borghesi dell’epoca. Nell’arco della sua esistenza, e ancora ora, scrittori, critici, giornalisti e fotografi hanno contribuito a consolidare la sua immagine pubblica di abilissima musa delle arti e di personaggio carismatico, dallo stile inconfondibile.
Sabato 26 agosto alle 21, la Collezione Peggy Guggenheim celebra il compleanno della sua fondatrice, con il tradizionale concerto, nel giardino delle sculture, riservato ai soci e sostenitori del museo. Ad esibirsi per l’occasione sarà il talentuoso Quartetto d’Archi della Fondazione Accademia Teatro alla Scala che durante la serata eseguirà composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart e Dmitrij Dmitrievič Šostakovič. Il concerto è riservato ai soci della Collezione Peggy Guggenheim, fino ad esaurimento posti.